Gabriele Basilico fotografo del mondo al palazzo Reale di Milano

Il grande maestro della fotografia italiana presenta le sue opere fotografiche che da dieci anni dalla scomparsa la città di Milano gli dedica a Gabriele Basilico (1944-2013) una ampia retrospettiva che si articola in due sedi espositive dal Palazzo Reale alla Triennale Milano e rappresenta il primo grande omaggio che la città in cui Basilico è nato e ha vissuto rivolge al fotografo e a quel suo sguardo cosmopolita, capace appunto di ascoltare il cuore di tutte le città.             L’esposizione propone complessivamente oltre 500 opere a colori e in bianco e nero, partendo dall’attraversamento della città di Milano in Triennale per guardare e arrivare al Mondo a Palazzo Reale.

Grande mostra aperta tutti i giorni catalogo in vendita 50 euro

Photo by Robert Scala

Spencer Lewis solo show da Massimo De Carlo

MASSIMODECARLO è lieta di presentare Put a Mess, la prima mostra in Italia dell’artista losangelino Spencer Lewis. Il titolo della mostra esprime un’esplorazione dinamica della messa in scena del caos e del disordine. Lewis ci invita a entrare in un regno, la tela, dove la pittura diventa uno spazio di creazione programmata e di disordine inventivo.

Il fascino di Spencer Lewis per il linguaggio assume una forma astratta, universale e capace di trasmettere significati ed emozioni collettive. Le sue opere sono incarnazioni visive del suo sforzo fisico, attraverso il gesto, che pulsa di emozioni e infonde un’intensità controllata attraverso un segno staccato. Le creazioni di Spencer sono caratterizzate da un palpabile aspetto performativo. Le opere coinvolgono il visitatore in un’esperienza visiva che lo porta a confrontarsi con il segno e la forza di Lewis.

Spencer Lewis’s fascination with language takes on an abstract form—transcendental, universal, and capable of conveying shared meanings and emotions. His works serve as visual embodiments of his physical exertion, through gesture, pulsating with emotion and infused with a controlled intensity through a staccato mark. While not simply a record of his process, a palpable performative aspect infuses Spencer’s creations. The works draw viewers into the visceral experience of his exploration of the mark as a sign, object and force.

La mostra sarà visitabile fino 11 novembre 2023

Viale Lombardia 17 Milano

Giacomo Spazio espone alla fermata di Villapizzone Milano

Born in 1957, Giacomo Spazio writes in 1975 poetical phrases on the walls of Milan and performs between Milan and London, both alone and with the group “Poesia Metropolitana”.

In 1980 he abandons performances to dedicate to painting and in 1983 his works, full of colors and big in dimensions, are painted on the walls inside the prestigious “Teatro dell’Arte (Art Theatre)” in Milan. He’s for sure one of the first italian artists to work on the street (1975-1987), being an avantgarde in years of the Italian Street Art movement.

From 1990, his artistic work, always swinging between music and literature, becomes of strong emotional and social impact.
He says of himself “I am a man. Simply a man. My life style totally reflects into my artistc work. We all need poetry and we all need to get rid of any slavery!”

From 2005 his atelier/laboratory is regulary open to host single or collective exhibits mainly of italian artists.
He is one of the members of the Milano art collective called: Limited.

More over, in 1982 he founded with friend Nino La Loggia the punk(art)rock band called 2+2=5 with whom recorded 3 records, continuing with several bands and finally going solo.

In 1983 he established with Ermanno Gomma Guarnieri the UT distribution. This was the first italian company that distributed counter-culture punk material (tapes, records and faniznes).

In 1986 with several friend Gomma, Kikko and Valvola, he is among the founders of the first italian no copyright & electronic counter-culture magazine called Decoder.

In 1987 he founded the independet music magazine Vinile and the related independent label Vox Pop that later became one of the most famous and important indie-rock italian label.

In 1997 he goes back to his full time job: being an artist.

Anche a Capri c’è l’arte contemporanea

Ecco il solito artista che vuole sconvolgere il mondo dell’arte moderna e contemporanea, con scultura che abbruttiscono una piazzetta come Capri nelle vicinanze di una chiesa secolare con una scalinata antica dove i pellegrini di soffermavano all’ombra del sole dell’estate ora occupata da pseudo artisti che bevono alcool etilico

Photo copyright Roberto Scala

Michelangelo Pistoletto. la Mela reintegrata in Piazza Duca d’Aosta a Milano

Ecco la mela reintegrata del maestro Michelangelo Pistoletto opera sublime di vitale importanza per una città, una metropoli, una nazione europea come l’Italia. Sfido chiunque a bruciare questa divinità simbolo emblematico dell’arte Povera,  ecco cosa dice il maestro :“Il simbolo della mela attraversa tutta la Storia che abbiamo alle spalle, partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla Natura e l’origine del mondo artificiale. La Mela Reintegrata rappresenta l’entrata in una nuova Era, nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono generando nella società un equilibrio esteso a dimensione planetaria.
Il simbolo della Mela Reintegrata rappresenta la ricomposizione degli elementi opposti: natura e artificio. La mela significa natura; il morso della mela significa artificio, così come lo vediamo utilizzato in un marchio di computer mondialmente diffuso posto ad emblema della tecnologia che sostituisce integralmente la natura. Con la Mela Reintegrata l’artificio assume il compito di ricucire la parte asportata dal morso e ricongiungere l’umanità alla natura, anziché continuare ad allontanarla da essa.”

(Michelangelo Pistoletto)

Photo copyright by Robert Scala discendente scaligero 2023

 

Diego Marcon alla Fondazione Trussardi di Milano

Fondazione Trussardi dedica all’artista classe ’85 di Busto Arsizio Diego Marcon e che sviluppa, in un percorso strutturato nei piccoli ambienti, le proiezioni di alcuni dei suoi più celebri video art performance.  La mostra curata da Massimiliano Gioni direttore della Fondazione Trussardi di Milano .

Il Teatro Gerolamo. A pochi passi dal Duomo e definito dai meneghini “la piccola Scala”, è un edifico dalla storia travagliata; ideato nel 1868 dall’ingegnere Paolo Ambrosini Spinella, e realizzato in pochi anni coi materiali di risulta dalla stessa impresa edile che innalzò Galleria Vittorio Emanuele II, fu destinato a essere luogo di intrattenimento dedicato alle marionette. Si susseguirono infatti, dal 1911 al 1983, data della sua chiusura, alcune compagnie di spettacolo che lo gestirono con alterne fortune o veri successi, ma è stato poi grazie all’intervento della proprietà, la Società Sanitaria Ceschina, che dopo 34 anni è tornato al suo antico splendore.

Photo di Roberto Scala freelance

Roberto Scala realizza opere a strappo dal 1996 al 2022 tra Londra e Milano

Tra gli artisti più influenti del ‘900, spicca senza dubbio Mimmo Rotella che ha saputo trasformare questo gesto in un’autentica arte. Prima Napoli e Roma, poi Parigi e l’arrivo negli Stati Uniti: è stata proprio la borsa di studio ottenuta dalla Fullbright Foundation a consentirgli di trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare l’Università di Kansas City. L’incontro con artisti di fama internazionale come Pollock e Rauschenberg ha ispirato il suo modo di intendere l’arte e la realtà che lo circondava, spingendolo poi a fare il grande salto. La tecnica artistica più nota di Mimmo Rotella, il famoso “Dècollage”, è stata sperimentata per la prima volta proprio dopo il rientro in Italia, consacrandolo come artista del taglia e incolla.

Mentre la mia opera oltre ad essere una rivisitazione in stile contemporaneo aggiunge oggetti rivisitati nel tempo incollati oppure montati all’interno di ogni lavoro, come una vera micro incisione chirurgica.

Artist Roberto Scala

Roberto Scala Riccione Beach solo show

Riccione on the Beach fotografia digitale.

L’interesse principale del mio lavoro è orientato sulla creazione di processi di studio e raccolta di documentazioni, che, attraverso un operazione di stratificazione e assemblaggio, rivelano delle potenzialità accidentali e impreviste partecipando attivamente alla formazione di una circostanza di percorsi di ricerca che prescindono dal pensiero ispiratore originario.
Durante questo processo di ridefinizione, il costante movimento tra l’accumulazione intuitiva dei materiali di studio e la loro riconfigurazione interna tramite l’atto intuitivo, si condensa mediante strutture narrative che fungono da base e principio per lo sviluppo delle opere, dove, collage,  disegni, oggetti di archivio, installazioni vengono analizzati in muto dialogo, diventando veicolo di molteplici riferimenti e interpretazioni.

Testo di Double Park

Riccione on the Beach digital photography. The main interest of my work is oriented towards the creation of study processes and documentation collection, which, through an operation of stratification and assembly, reveal accidental and unexpected potential by actively participating in the formation of a circumstance of research paths that disregard the original inspiring thought. During this redefinition process, the constant movement between the intuitive accumulation of study materials and their internal reconfiguration through the intuitive act, is condensed through narrative structures that act as a basis and principle for the development of the works, where collages, drawings, archive objects, installations are analyzed in silent dialogue, becoming a vehicle for multiple references and interpretations. Text by Double Park

Roberto Scala with Jake Chapman

Nel 2022 si è maturata la collaborazione con il noto artista Jake Chapman della British young Arts UK, realizzando sotto le dovute istruzioni questo eccellente Diorama dal titolo Hill souvenir by Signed Robert Scala

Solo show Garage gallery Scala i. Milano Italy

Michelangelo Pistoletto hanno incendiato la Venere degli stracci a Napoli

Il grande danno e dell’arte contemporanea hanno commesso un atto vandalico che va punito le fiamme hanno sciolto la statua posizionata a piazza Municipio lo scorso 28 giugno 2023, nell’ambito del programma del Comune «Napoli Contemporanea», riducendo in cenere gli indumenti vecchi che la «adornavano». Per domare il rogo, sulla cui origine si indaga, sono intervenuti vigili del fuoco. ,L’artista stesso è scosso: quanto accaduto «riflette situazione drammatica nostro tempo», dichiara. Si risponde a qualsiasi proposta di bellezza e pace con fuoco e guerra. Una vera vergogna per la città di Napoli per il turismo, un vero presagio che potrebbe far eruttare il Vesuvio di Napoli.

Speriamo che sia assicurata da fare pagare così i danni ai colpevoli.