Concetto Pozzati anni 60 Milano da Secci

La galleria Secci propone la retrospettiva di Concetto Pozzati a Milano, che ha inaugurato presso la sede di Via Olmetto 1, il 21 febbraio 2024. La mostra, dal titolo Concetto Pozzati Sessanta, è curata dall’archivio Concetto Pozzati e sarà visitabile fino al 12 aprile 2024.

Si tratta del primo progetto in collaborazione con l’Archivio Concetto Pozzati negli spazi della Galleria ottime opere eccellente artista

Chiara Camoni solo show Hangar Bicocca Pirelli Milano

Chiara Camoni nasce Piacenza, 1974 presenta una sua mostra personale di installazioni, sculture in ceramica e marmo che occupa tutta la sale principale dello spazio. Nuova artista di maggior rilievo della sua generazione.

La sua pratica si estende dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura, con particolare attenzione per la ceramica. 

Il suo lavoro si contraddistingue per l’uso di ogget­ti appartenenti al mondo della natura organica e inorganica

Photo by Roberto Scala artist

Group show in Milano Giò Marconi

MOTHERBOY

a cura di Stella Bottai e Gray Wielebinski

23 novembre – 17 febbraio 2024

Artisti: 

Sophia Al Maria; Patrizio Di Massimo; Bracha L. Ettinger; Hadi Falapishi; Jes Fan; Apostolos Georgiou; Allison Katz; Leigh Ledare; Jonathan Lyndon Chase; Gaetano Pesce; Maia Ruth Lee; Jenna Sutela; Gray Wielebinski; Kandis Williams; Bruno Zhum

Martedì – sabato; 11-1;9

GióMARCONI
Via Tadino, 15 – Milano

Photo by Roberto Scala style street art

Argentina la nuova meta dell’arte contemporanea al PAC di Milano

Performance del ghiaccio senza sosta. Esplora l’ARGENTINA sulle tracce dell’arte contemporanea!

22 artisti argentini di diverse generazioni si domandano come sarà il futuro e quali sono le battaglie sociali da combattere, in Argentina e nel resto del mondo, attraverso installazioni site-specific, video, performance, fotografia e pittura.

ArtistiE : duardo Basualdo, Mariana Bellotto, Adriana Bustos, Matias Duville, Leandro Erlich, León Ferrari, Lucio Fontana, Ana Gallardo, Alberto Greco, Jorge Macchi, Liliana Maresca, Marta Minujín, Miguel Rothschild, Adrián Villar Rojas, Cristina Piffer, Liliana Porter, Nicolás Robbio, Graciela Sacco, Alessandra Sanguinetti, Tomás Saraceno, Mariela Scafati, Juan Sorrentino.

Un percorso eterogeneo che cerca anche di raccontare e di far emergere le tante sfumature e le molteplici forme di espressione di un paese che per anni è stato la meta principale delle grandi migrazioni europee. Il titolo, omaggio all’omonimo romanzo dello scrittore argentino di origini italiane Héctor Bianciotti, rimanda alla dicotomia tra l’inquietante e il luminoso evocata anche nelle opere in mostra, metafora di una storia che il giorno non conosce e che la notte deve raccontare.

Group show presso il PAC di Milano in via Palestro 14

Photo by Roberto Scala

Photo Vogue Festival Milan Italy 16 november 2023

PHOTOVOGUE FESTIVAL | WHAT MAKES US HUMAN?IMAGE IN THE AGE OF A.I. | CONFERENZA STAMPA | giovedì 16 novembre 2023, ore 12.30, BASE Milano

PhotoVogue Festival
WHAT MAKES US HUMAN? IMAGE IN THE AGE OF A.I.
16-19 novembre 2023
BASE Milano
Via Bergognone 34, Milano
Conferenza stampa: 16 novembre 2023, ore 12.30
Conferenza about photo fashion in all the world tolk about bad and new photo for the future
Photo by Roberto Scala

Marcel Duchamp il profilo

Assistiamo a una supervalorizzazione di alcune esperienze artistiche per occuparsi di interessi esterni alla natura dell’arte. L’artista che produce sempre contemplando le opere del passato, ora, cerca qualcosa che ancora non accade: il futuro e si preoccupa, molte volte, con queste gioie della propria arte. Ogni nuova tecnologia, un palpito, una lungimiranza, ma l’arte non è un’illustrazione di performance tecnologica, politica o ideologica, è un sistema autonomo e integrato nel corpo della società.
Il gesto di Duchamp ha voluto dare una risposta alla crisi delle arti artigianali nella società industriale e indagare il funzionamento dell’istituzione artistica, poiché non ha mai dovuto abbandonare il suo lavoro in lavori artigianali, come mostre o grandi vetrate. Era un punto di vista critico nei confronti dell’arte e delle sue istituzioni. L’arte è anche un gioco di poteri che le operazioni tecniche non spiegano.
Naturalmente il readymade e il modello più diffuso dell’arte contemporanea non si mescolano.

Opera ritratta da Ryosuke Cohen 2010 of mr. Dottor Roberto Scala

WOLFGANG LAIB solo show Lia Rumma Milano

WOLFGANG LAIB

… e vidi cose che ridire né sa né può ..

Opening Wednesday 25 October 2023 | h.18.30 – 21.00L

IA RUMMA GALLERY, MILAN

Via Stilicone, 19

La Galleria Lia Rumma inaugura mercoledì 25 ottobre 2023, “e vidi cose che ridire né sa né può…”, la prima mostra personale dell’artista tedesco Wolfgang Laib nella sede di Milano. Il titolo è tratto da una frase contenuta nella seconda terzina del canto primo del Paradiso di Dante Alighieri, che recita nella versione integrale:

Nel ciel che più de la sua luce prende
fu’ io, e vidi cose che ridire

né sa né può chi di là sù discende

Le pagine di poesia della Divina Commedia, sono l’incipit di Wolfgang Laib per percorrere, come un novello Dante, un altrettanto viaggio ascensionale e spirituale, attraversando diverse forme di ”architetture mentali di luce”. Queste composizioni immateriali rispondono alla costante ricerca di Laib d’intravedere l’universale, l’eterno, in culture e tradizioni diverse del mondo, in pensieri e idee, uguali o simili, che appaiono in luoghi e in tempi diversi. E lo fa servendosi di materiali naturali, perché come lui stesso racconta: ”Quello che mi piace del polline, del latte e della cera d’api è che possono diventare spirituali”.

Il viaggio mistico di Wolfgang Laib si sviluppa sui tre piani della galleria. All’ingresso, a piano terra, s’incontra Zikkurat (2000), un grande ziggurat alto 4 metri completamente rivestito da lastre di cera, che con i suoi gradini, dal basso indica la direzione verso l’alto e verso lo spirituale, dal regno materiale a quello trascendentale. La forma a ziggurat è apparsa per la prima volta nel suo lavoro nel 1995 e si rifà alle antiche strutture religiose della Mesopotamia, visitate durante i suoi tanti viaggi in Medio Oriente.

Salendo al primo piano della galleria l’artista ha collocato City of Silence (2015-2023), un’installazione composta da 34 sculture in cera d’api che evocano paesaggi urbani e motivi architettonici – torri, case e ziggurat – ricorrenti nella narrativa visiva di Laib che traggono ispirazione, tra l’altro, sia dall’architettura dell’Italia medievale che dalle torri del silenzio utilizzate nei riti di scarnificazione zoroastriana nell’antica Persia. È come se l’artista ci consegnasse una sorta di città utopica e ideale di tutti e di nessuno.

Il secondo piano è dedicato al patriarca del buddismo giapponese, Kōbō Daishi: “un monaco giapponese – spiega Laib -, vissuto dal 774 all’835. La sua tomba a Koyasan è uno dei miei posti preferiti in Giappone, collocata alla fine di un cimitero in una foresta di cedri. Dietro il tempio, si trova una piccola struttura in legno con due porte chiuse. Molti pellegrini vi si recano ogni giorno, credendo che il monaco sieda in eterna meditazione dietro quelle porte”. Wolfgang Laib ha realizzato un disegno direttamente sulla parete della galleria, che si rifà all’immagine della tomba di Kōbō Daishi, con al centro le due porte gialle chiuse e circondate da onde bianche, che danno corpo e forma all’energia vitale, quasi un suono, che questo luogo sacro emana. Sulla parete opposta Pollen from Hazelnut (2023), una piccola montagna di polline, altro elemento di natura spirituale, appoggiata su di un piedistallo bianco, fa da contraltare al tempio disegnato, andando al di là del concetto di morte fisica.

In contemporanea alla mostra in Galleria, giovedì 26 ottobre, inaugura la personale di Wolfgang Laib, “Passageway Inside – Downside” a Villa e Collezione Panza – FAI, Varese.

Wolfgang Laib (Metzingen, Germania, 1950), vive e lavora tra il sud della Germania, il sud dell’India e New York. Dopo gli studi in medicina all’Università di Tübingen si dedica alla pratica artistica creando sculture e installazioni che sembrano collegare passato e presente, l’effimero e l’eterno, utilizzando materiali organici semplici ma altamente simbolici, solitamente associati al sostentamento, come polline, latte, cera d’api e riso.
Il suo lavoro è stato presentato a Documenta (1982, 1987) e alla Biennale di Venezia (1997, 1999, 2019), mentre la sua prima grande mostra istituzionale si è tenuta al Musée d’art moderne de la ville de Paris (1986). In seguito è stato protagonista di numerose mostre personali, in particolare all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington (2002), al Dallas Museum of Art (2002), alla Haus der Kunst di Monaco (2002-03), alla Fondation Beyeler di Basilea (2005-06), alla Fondazione Merz di Torino (2009) e al MMK Museum für Moderne Kunst di Francoforte (2010). La sua più grande opera in polline è stata installata nell’atrio del MoMA di New York nel 2013. Nello stesso anno, la prima installazione permanente dell’artista, una stanza di cera d’api, è stata inaugurata alla Phillips Collection di Washington e nel 2014, ha realizzato una camera permanente sotterranea di cera d’api lunga 40m, nello studio La Ribaute di Anselm Kiefer a Barjac.
Nel 2015 ha ricevuto il Praemium Imperiale a Tokyo. In Italia, a Firenze, nel 2019, il Museo del 900, ha presentato il suo lavoro in diversi siti storici: Convento di San Marco, Cappella Magi in Palazzo Medici-Riccardi, Capella Pazzi in Santa Croce e al Sepolcro Rucellai in San Pancrazio. Nel 2023 il Kunstmuseum Stuttgart gli dedica una personale e presenta in anteprima il documentario “Wolfgang Laib: Here, Now and Far Beyond”.

Photo by Roberto Scala.                Freelance of only contemporary arts 

A Verbania espone il cuore

Il

  Cuore  in  Mostra

In occasione della 1^ Edizione “Il Cuore in Mostra” organizzata dall’Associazione Siviera presieduta dalla Prof.ssa Marisa Cortese e dall’Associazione Amici del Cuore presieduta dal  Dott.Enzo M.Bianchi  sono lieti ed onorati di

INVITARVI

  Presso il Parco Di Villa Giulia Verbania Pallanza dal 18 al 22 ottobre 2023 alla Mostra d’Arte Contemporanea dedicata alla tematica del CUORE nelle sue forme ed espressioni più diverse: la finalità è divulgare l’importanza dell’organo principe del nostro corpo:

il  CUORE

Un’Asta Benefica dedicata a potenziare la Rete di Defibrillatori, che l’Associazione Amici del Cuore dal 2008, grazie ai contributi ricevuti, ha potuto installare sul territorio, offrendo un servizio salvavita importante per tutta la collettività. Ringraziamo anticipatamente per la partecipazione e cogliamo l’occasione per porgere i Ns più cordiali saluti.

Per l’Asta Benefica che si svolgerà sempre nel Parco Di Villa Giulia Domenica 22 ottobre dalle ore 16,00 è possibile visionare in anticipo ed acquisire le opere pubblicate sul link “Il Cuore in Mostra” dal sito…

www.amicidelcuorevco.it