La memoria rapace bipolare.

La memoria rapace bipolare.

La prima memoria rapace è quella della moltitudine schiavizzata, essa si organizza contro la legittimità della autorità costituita dallo Stato Mafia, e può capovolgere il mondo senza un programma.

La memoria ci rende quello che siamo e guiderà le nostre azioni.

La memoria e rapace di illusioni e fantasie nel popolo di TIK TOK perché, deve essere ridotto all’inerzia politica, all’asservimento e dominio del potere fattore strutturale.

Il popolo di TIK TOK deve limitarsi a osservare e a consumare l’ideologia come merce di mercato del sistema.
Illusioni e fantasie diventano istinto di libertà.

Le illusioni di ricchezza e di abbondanza vengono vendute con una ricarica mensile da 20 €.

L’illusione di libertà agli oppressi, sogni di vittorie ai vinti, e sogni di potere ai poveri.

La società può organizzarsi senza il peso dell’autorità e della sua burocrazia. La gente prenderà atto primo o poi che la ineguaglianza e la povertà si aggraverà in conseguenza della mutazione sociale “l’inferno unisce, il paradiso divide” sotto il dominio dello STATO MAFIA e farà passi avanti verso l’abolizione cambiando l’intero sistema.

Con lucida consapevolezza la memoria sarà rapace, una memoria senza precedenti perché il declino del mercato globale, con una guerra in corso annullerà il potere effettivo degli intellettuali.

Il potere effettivo sarà solo virtuale e pericolosamente debole per preservare l’ordine e la stabilità.
DOPO decenni di precariato e abusivismo sotto il privato e della sua ricchezza accumulata dalla corruzione politica delle sue istituzioni, sarà polverizzata dalla moltitudine affamata.

È in questa situazione che la memoria rapace subentra acquisendo tutte le informazioni comportamentali ed illegittime che porteranno inevitabili rivolte.


 

La poetica provinciale, inutile e noiosa proposta dallo Scarto Culturale di NAPOLI.

Il naufragio artistico sannitico, dimostra una esagerata e replicante, noiosa insistenza che si mette in gioco tra attualità e passato.
Si presentano oggetti le cui forme e immagini approdano dopo una odissea di derive tra la giovanile arte napoletana che diventa più veloce quando si avvicina alla fine di uno stile.
Chi ha proposto le mappine del tempo passato di circa mezzo secolo fa, non ha tenuto conto delle risorse artistiche non utilizzate della nostra città.

Il manufatto pezzente e puzzolente e ridotto in cenere dall’offeso cittadino napoletano è una spettrale evocazione esposta a Venezia mezzo secolo fa.

I nostri luoghi creativi , e innovativi sono stati chiusi da molto tempo pur essendoci validi artisti giovani e Maestri che lavorano da anni al buio, qualcuno espone da Serio, il quale si è munito di candele cinesi per illuminare le opere del passato ed attuali.

Allo stato attuale c’è una sotto classe culturale che sopravvive dello scarto culturale della provincia, personaggi non capaci di linguaggio e non sensibili alla varietà di nuovi e attuali messaggi artistici napoletani.

Si va avanti pianificando forme inutili e replicanti come come il Pulcinella di Acerra.
A tutti gli artisti napoletani ad ottobre abbandonate i pennelli e impugnate AK47.

Antonio Milanese, Comandante Polvere

I fantasmi nevrotici della politica e dell’arte.

I fantasmi nevrotici della politica e dell’arte.

I geniali ed incisivi fenomeni Culturali del momento non sono altro che tentativi iniqui, privi di vita imposti alla città.

L’artista si mette in gioco con il politico adeguandosi all’appalto del libero mercato.

L’artigiano propone strutture fatte di ferraglia per lavori edili, mappine puzzolenti e addobbi natalizi nei mesi estivi.

Del  resto la decadenza culturale e sociale va a braccetto con il politico di turno, è ormai ripetutamente una verità storica l’assenza di significato la progettazione di forme nel territorio.

L’artigiano naufragato a Napoli per realizzare gli addobbi natalizi per ferragosto, ricorre alla storica Accademia di Belle Arti dei Morelli, dei Palizzi, dei Gemito, trasformandola in una fabbrichetta cinese di periferia per fare lanterne di cartone, per un luogo che si chiama PORT’ALBA sorgente di storia, cultura.
Lanterne fuori luogo.
È molto grave la perdita della Memoria Storica del luogo.

 

Il Politico ha “mis a lanterna mano o cecato” , il naufrago utilizza l’omologazione delle diversità Culturali in un’unica prassi culturale.
Questa influente corruzione mentale è permanente, avviene tramite eccessivo godimento virtuale che, cambia la nostra stabilità psichica in una nuova realtà massificata e globalizzata.

Il soffocante abbraccio mediatico ci permette di scaricare le nostre tensioni quotidianamente, trasformandosi in impulsi elettronici con contorni musicali che si ripetono con monotonia senza tempo.
La materia cerebrale umana sembra che sia morta sulle rovine dell’edificio simbolico.

Abbandonate i sepolcri della rete mediatica connettevi, con gli spiriti del tempo passato dei vostri luoghi, riprendete il culto dei morti perché la loro memoria vive con noi.

Osservate la materia le forme tramandate con all’interno il loro messaggio, ascoltate e capirete che all’interno di esse sentirete l’estensione della vita nello spazio.

Dalla materia alla tecnica, è lo spirito che lavora per trovare la bellezza e la qualità nell’azione.
La materia diventa pensiero,  il simbolo diventa significato, è la vita che prende forma, entrate  nell’estensione dei fluidi più segreti!
Il vero artista non si accontenta di rivestire di una forma. di sensibilità,  ma risveglia la sensibilità della materia.
Lo spirito ritorna al principio della materia e alla sua forma che è costante, rigorosa, perfetta e si propaga in un prodigioso, vigoroso animismo.
In conclusione la vita è l’aspetto formale della vita dello spirito.

Antonio Milanese, Comandante Polvere

 

La cultura è un sogno nevrotico!

L’arte a Napoli e tremendamente confusa.

 

Forse mai nella nostra città è stato così difficile comprendere ciò che sta accadendo.

La nostra cultura artistica è a rischio.
Napoli è assediata dalla Cultura Primitiva e provinciale del Sarno con forme infantili, ripetitive e noiose, da artigiani con problemi di crescita.
Queste luminarie da capodanno cinese, sono oggi la testimonianza di un ritardo neo tecnico appena superiore al livello animale, testimonianza di un individuo che ha paura di essere lasciato solo al buio, costui tenta l’impossibile, è il sogno nevrotico di una tardiva infanzia in cerca di maturazione.

Antonio Milanese, Comandante Polvere

L’enigma della transizione.

L’enigma della transizione.

 

La forza delle immagini storiche, dei suoi simboli, dei suoni con la presenza dell’armonia della natura: la concezione materialistica della Storia e dei suoi contenuti spirituali.

Pseudo manifestazioni artistiche a Napoli sono carenti di radici storiche, manifestano la dissoluzione della situazione economica sociale del luogo che dovrebbero essere, la circolazione dei saperi orizzontali dell’arte e della loro diffusione.

La forza delle immagini storiche, dei suoi simboli, dei suoni con la presenza dell’armonia della natura: la concezione materialistica della Storia e dei suoi contenuti spirituali.
In ogni luogo, non solo a Mappatella Beach, tutto ciò che è artistico ha in anticipo un significato sociologico, storico, artistico e si manifesta nella sua metamorfosi,  mediante il momento di una forza economica produttrice insieme ad una dottrina teorica scientifica.

Questa forza globalizzante inciderà sui fattori esistenziali, coscienziali, ideali e materiali, la struttura, l’Orrido Abbraccio con una stretta lentamente soffocante porterà una coscienza alternativa per nuovi individui.

Questa forza globalizzante inciderà sui fattori esistenziali, coscienziali, ideali e materiali, la struttura, l’Orrido Abbraccio con una stretta lentamente soffocante porterà una coscienza alternativa per nuovi individui.

Marx disse: “L’uomo crea se stesso facendo la sua Storia”, sviluppa e produce con le sue capacità oggettivamente la natura umana, non in circostanze imposte dal capitale, oggi dalle multinazionali distruttive, ma bensì in circostanze trovate belle e fatte, date e tramandate, vengono spinte dagli Spiriti del passato.
Ritornando a Mappatella Beach, alla sua struttura artificiosa che ha in sé l’ Enigma della Transizione, che non sarebbe altro la capacità economica delle multinazionali, una strategia che agisce durante la transizione o trapasso di una forma dì vita ad un altra.

In questa fase la Moltitudine subisce una RIVOLUZIONE PASSIVA,
il potere dell’ intelligenza artificiale è una realtà che si va affermando e metterà le strutture fondamentali di una nuova società.
Contro questo POTERE costituito c’è solo un campo di battaglia, quella della POLITICA e della e della CULTURA , una guerra di posizione quando le condizioni del futuro la renderanno possibile.

Antonio Milanese, Comandante Polvere.

L’ inganno osceno sublimato!

L’ inganno osceno sublimato

Il Gorgo, il vortice è centrato nella pratica rituale, nella sua modalità, nella organizzazione dei poteri e nei suoi programmatici piani di distorsione espressiva che, introduce sistematicamente  nell’ energia danzante.

Come e dove ci porterà il gorgo danzante?

Gli spiriti sapienti della antica Grecia lo dicono.
La struttura architettonica scarna di valori simbolici che, vedo alle tue spalle, ti abbraccia lentamente con la sua moltitudine e mappine varie.

Ma chi?

Per quale scopo l’abbraccio?

Chi ha ispirato questo Gorgo mitologico, rivoluzionario che, porta lontano da ciò che è vero, verso una amara e falsa libertà?

L’inganno nell’arte è un atteggiamento che si adotta nei tempi per il suo piacere estetico/osceno, l’inganno provoca piacere nella valenza del segno, nei limiti del linguaggio, nel potere dei linguaggio, nel dolore.

Nel tempo dell’intelligenza artificiale il problema umanistico nelle città viene continuamente trascurato sia dagli artisti architetti sia dalla psichiatria quanto dal Governo cittadino.

Nel tempo della civiltà industriale socialista, tempo molto vicino, si progettavano cittadine modello, con fabbriche da sogno, alloggi, giardini alberati,  tutto per rendere il lavoro felice, con doveri sociali.

Ci troviamo con città affollate, sudicie, gente che muore d’inerzia sotto antichi porticati di Palazzi Nobiliari, città rumorose, inquinate.
Oggi siamo giunti alla fine della Storia.
Contengo Moltitudine?

Il freddo abbraccio di questa struttura richiama il potere alla sudditanza, è una strategia che la scienza dell’immaginazione con la simulazione della reversibilità può rivolgersi contro se stessa.

La struttura autoritaria bellica cerca il dominio della mente tramite la comunicazione visiva.

Oggi è più che mai chiaro e al contempo drammatico il contrasto dei valori tra la concezione umanistica e gli ideali dei sadici nazisti dell’ occidente che dal dopo guerra sono gli autori di stragi nel mondo con milioni di persone uccise,  vedi il GENOCIDIO del popolo PALESTINESE,
un abbraccio mortale degradante ignominioso che nessuno essere umano degno di rispetto può tollerare.
Gli artisti intellettuali, i cecchini dell’arte tengono una situazione di dominio sulla comunicazione visiva e verbale, riescono a nascondere la vera ragione di un genocidio fisico e culturale sull’individuo.

In queste manifestazioni analizzo lo squilibrio dell’arte, complesse azioni alienanti al sistema dell’arte di Stato.

Io ritorno spesso nei luoghi della antica sapienza che gli spiriti e spettri del passato, Spiriti che mi hanno sempre chiarito l’aberrante visione dell’arte nella civiltà massificata e globalizzata.

Antonio Milanese, Comandante Polvere, docente storico del Liceo Artistico Filippo Palizzi e Artista.

Dall’impossibile all’irreale!

Dall’impossibile all’irreale!

 

Caro Mimmo, ho seguito la tua grande generosità e onestà nel diffondere l’arte nel sud della Sardegna con tanta disinvoltura e sicurezza, hai reso possibile toccare la superficie di tante esperienze artistiche diverse senza lasciarti coinvolgere.

Per causa Politiche Sociali, l’arte nel Sud della Sardegna è un elemento marginale nella vita contemporanea dei Cagliaritani.
L’arte a Cagliari è stata respinta dalla politica per ignoranza.

Il Politico ha abbandonato l’arte della propria storia in uno stato ancora inarticolato, indefinibile, lontano dai propri bisogni sociali, senza un riferimento, senza un effetto.

Gli stimoli colossali di un Domenico Di CATERINO con salde e profonde radici NAPOLETANE, sono bastati a rendere creativo il popolo artistico cagliaritano.
MIMMO con la Sapienza di un antico filosofo greca ha dimostrato che l’opera d’arte non è solo una visione formale, ma espressione di una sociale.

Ora a causa di una politica priva di Cultura e di Storia, l’individuo perderà la sua creatività e libertà: resterà sotto il gioco dell’ INTELLIGENZA ARTIFICIALE!

Non basterà nei nostri sogni interpellare gli spettri o gli spiriti del passato. Mimmo ha dato una possibilità in tutti questi anni: dalla realtà alla possibilità.
Ora il Popolo dell’arte si trova a causa del Politico ignorante un percorso obbligato, stiamo passando dall’impossibilità all’irrealtà.

Antonio Milanese, Comandante Polvere, artista e storico docente del Liceo Artistico Filippo Palizzi di Napoli.

 

 

#Mariopesceafore #Nessuno

 

Mario Pesce a Fore è un organismo artistico militante anti neoliberista
che, vive in associazione reciproca con un altro organismo che è il nuovo ordine globale dell'arte transnazionale dell'Impero globale.
Mario Pesce a Fore è un organismo dentro un altro organismo, un
branco di batteri che vivono dentro un intestino.
Posse come il Pesce a Fore project sopravivendo a questo sistema finiranno con il concepire nuove forme di vita artistica in un sistema dell'arte
parallelo.
La vita non prende il sopravento del globo con la lotta ma mediante
interelazioni, per questo è fondamentale relazionarsi criticamente al
nuovo ordine globale dell'arte.
La convergenza permette agli organismi d'evolvere in forme e di rispondere a sfide ancestrali.
La creatività naturale non conosce confini, la catastrofe è seguita sempre da crescita ed innovazione, dopo il collasso di questo sistema dell'arte una nuova concezione dell'arte legata alla preminenza della comunicazione
artistica su tutto si farà strada.
Il Pesce a Fore Project è attrezzato a resistere all'imminente collasso di questo sistema dell'arte.
Tre miliardi e mezzo d'anni fa nacquero le prime cellule batteriche
autopoietiche con loro ebbe inizio l'evoluzione della vita, cellule che
come gli artisti del Pesce a Fore Project erano vittime che conducevano
una esistenza precaria, l'ambiente mutava di continuo ed i primi batteri
dovevano catturare e conservare energia per vivere.
Il DNA batterico sopravive duplicandosi fedelmente (chi diceva che il
Pesce a Fore Project ricorda troppo Luter Blisset ma è fatto bene bene?) e con una velocità d'esecuzione straordinaria.
I batteri reagiscono ripetutamente a qualsiasi minaccia ed elaborano una grande varietà di strategie d'adattamento, dall'acqua (il pesce) ai
sedimenti e sul terreno (il pesce a fore).
La simbiosi è la forza evolutiva più importante, tutti i sistemi
macrocosmici, l'uomo compreso, sono la prova vivente, tangibile e
palpabile che a lungo andare le pratiche distruttive falliscono,
aggressori come Politi alla fine si autodistruggono lasciando il posto a chi sa cooperare e progredire.
La vita non è solo lotta e competizione, la vita è competizione creativa.
L'evoluzione è un rapporto di cooperazione e coevoluzione sempre più
intricato.
Questo sistema dell'arte non ha capacità rigenerativa, invecchia e muore.

Dal centro storico di Partenope, Tommaso Aniello d'Amalfi.

USA, Cina e Europa a Confronto

La Transizione Energetica Globale: USA, Cina e Europa a Confronto

 

In un mondo sempre più consapevole delle sfide climatiche, la transizione energetica emerge come un punto cardine per il futuro del nostro pianeta.  Ogni continente, con le sue politiche e investimenti, sta delineando un proprio percorso verso un futuro più sostenibile, evidenziando sia le differenze che le similitudini nelle loro strategie ambientali. In questo articolo mettiamo a confronto  Stati Uniti, Cina ed Europa, superpotenze mondiali con percorsi diversi ma paralleli in questo cruciale processo di transizione.

Cina: gigante energetico in cerca di rinnovamento

La Cina si colloca in una posizione unica nel panorama della transizione energetica.

Da un lato, è il maggiore produttore mondiale di gas serra, dall’altro guida gli investimenti globali in questo settore con un imponente stanziamento di 546 miliardi di dollari.

Questo investimento massiccio non è solo una dichiarazione di intenti ma una strategia ben definita che pone la Cina come leader nella produzione di tecnologie per l’energia rinnovabile, specialmente nel campo eolico, solare e nella produzione di veicoli elettrici.

Il paese mira a raggiungere zero emissioni entro il 2060, un obiettivo ambizioso che riflette la sua crescente consapevolezza ambientale.

 

La produzione di energia rinnovabile in Cina sta vivendo una crescita senza precedenti.

Oltre la metà degli impianti eolici e solari globali, così come delle auto elettriche vendute nel mondo, sono prodotti in Cina.

Questa significativa trasformazione industriale si inserisce in un contesto più ampio di riorientamento dell’economia cinese verso settori più sostenibili e tecnologicamente avanzati.

 

Gli Stati Uniti puntano alto: oltre 500 Miliardi per un futuro ecosostenibile

Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno destinato 140 miliardi di dollari per la loro transizione ecologica, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni entro il 2050. Il recente Inflation Reduction Act del 2022 ha stanziato oltre 500 miliardi di dollari per la sicurezza energetica e la transizione, focalizzandosi su batterie e rinnovabili, trasporti green e mobilità elettrica, oltre al raccoglimento e allo stoccaggio del carbonio. Queste mosse indicano una chiara volontà degli Stati Uniti di posizionarsi come leader nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un’economia più sostenibile e resiliente.

 

L’ UE investe per un 2030 all’insegna dell’ecologia

L’ Europa, con un investimento di 180 miliardi di dollari nel 2022, si candida a diventare il primo continente completamente carbon free. Il pacchetto “Fit for 55” dell’UE stabilisce obiettivi ambiziosi per il 2030: un 42,5% di energia da fonti rinnovabili e miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica. Le politiche europee includono inoltre l’introduzione di un meccanismo di tassazione del carbonio sulle importazioni (Cbam) dal 2026 e il divieto di vendita di nuove auto a diesel e benzina dal 2035. Con una spesa totale di 578 miliardi di euro per il clima e tecnologie green nel periodo 2021-2027, pari al 33% del budget complessivo, l’UE dimostra un impegno senza precedenti nella lotta contro il cambiamento climatico.

L’UE è chiamata a tenere il passo

È dunque da sottolineare quanto sia importante l’impegno da parte dell’ Unione Europea in ottica transizione energetica, specialmente in risposta all’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti che ha rafforzato ulteriormente il ruolo americano in questo campo. Se l’Europa dovesse rallentare nell’adattamento a questa transizione, infatti, ciò potrebbe risultare in una perdita di competitività.

I Paesi dell’Unione Europea devono continuare ad intensificare gli sforzi e le risorse per l’innovazione e la produzione, onde evitare impatti negativi sull’industria e sulla strategia Europea di crescita. Un potenziale rischio derivante da un’incapacità di seguire opportunamente la strada della transizione energetica a livello Europeo è quello di vedere le imprese trasferirsi negli Stati Uniti, attratte da maggiori incentivi, specialmente nel settore dell’energia solare.

Insomma, è fondamentale per l’Unione Europea non perdere il passo con Cina e Stati Uniti, che sono pienamente impegnati nella corsa allo sviluppo sostenibile e che delineano pertanto un contesto globale in cui rimanere indietro non è un’opzione minimamente percorribile per l’UE.

 

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/transizione-energetica-globale/ 

“Io parlo l’Arte!”

“Io parlo l’Arte!”

Io parlo l’Arte è la nuova rassegna che nasce dalla volontà del Liceo Don Lorenzo Milani, scuola della Napoli Est, di fare sentire ai giovani studenti che molti artisti, nati anch’essi in periferia e altrove, sono riusciti a realizzare i propri sogni.

L’Arte intesa come lingua universale che unisce tutti i segmenti dell’espressività e del contatto profondo con se stessi, il proprio territorio ed il mondo circostante. Artisti di fama riconosciuta a livello nazionale ed internazionale porteranno la propria esperienza artistico-sociale tra i banchi “parlando l’Arte” coi ragazzi.

Un’opportunità di confronto, crescita e orientamento per la comunità scolastica e la possibilità di innestare buone pratiche e future collaborazioni tra enti istituzionali e tessuto socio-culturale non solo strettamente territoriale.

Il primo appuntamento è previsto per il 30 ottobre alle ore 10.30 con l’artista Jorit Agoch.