L’arte è donna!

“Di solito vediamo solo rapporti di causa effetto (questo ha provocato quest’altro, che a sua volte è all’origine di questo e questo).

Ma sotto la superficie sta succedendo qualcosa altro, seppure invisibile ai nostri occhi, c’è una complessa rete di connessioni.”

Deepak Chopra, “Le coincidenze”,Sperling e Kupfer, 2008

 

Di tanto in tanto mi muovo verso Firenze, questione di ricerche artistiche che seguo e quando posso propongo, chiaramente noto le differenze d’impostazione di presentazione e divulgazione delle processualità dell’arte contemporanea ed anche come le si ponga in dialogo con il passato.

Il caso mi ha portato nelle mie sciolte rotte di movimento, alla “Contemporary Art Gallery for Women”, Borgo S.Frediano 131r, modello di galleria d’arte contemporanea al femminile che programmaticamente recita sul suo profilo social:

“Sosteniamo la Cultura e le Città Vive!
Le città rischiano di perdere la loro anima, trasformandosi in una semplice vetrina di ristoranti e bar, con poco spazio per le persone e la cultura.
A Female Arts in Florence crediamo che l’arte e la creatività siano il cuore pulsante della comunità, essenziali per mantenere vive le nostre città e il loro patrimonio sociale.”
Mostra in programma “Kimono d’artista”, dal 30 Novembre al 28 Febbraio, una connessione tra processualità creativa e artigianato, i Kimoni esposti sono frutto di una relazione e cooperazione tra artiste e artigiane facenti capo alla galleria intermediate dall’esperienza professionale di Giovanna Cocci (upcycling designer), opere d’arte indomabili che costituiscono un vero manifesto programmatico della galleria.
Arte moda e sensibilità al femminile, le artiste che hanno lavorato sul Kimono d’Artista sono Elena Santoni, Giulia Lepori, Laura Martelli, Serena Buzzi, Ute Panella e Vittoria Colonna.
Artiste presenti anche in galleria con la loro ricerca, a segnare come il linguaggio dell’arte porti a connessioni e direzioni che da processo di ricerca sanno tradursi in progetto colletti e connettivo.
Il concept della galleria è estremamente intrigante e deduttivo, uno spazio che processa, visualizza e determina la creatività al femminile, restituendo l’arte alla sua origine creativa ed educativa, non c’è uomo artista che non possa fare a meno della sua parte creativa femminile e che non sia stato educato in termini di sensibilità creativa da una donna all’arte:
non riesco a pensare a un’educazione all’arte che non passi per una sensibilità e coscienziosità femminile, dato di fatto che il maschile nell’arte non riesce a smuoversi da tecniche e consuetudini, ma è altresì vero che un arte completamente al femminile e priva d’interazione dialettica possa rischiare d’impantanarsi in quell’odioso tecnicismo maschile che rende l’arte professione e tecnica, riuscirà questo spazio espositivo ad eludere il limite del “ben fatto” nel nome del confinamento di genere?
Al momento si prende atto di un coraggio di definizione processuale e progettuale che restituisce alla donna ciò che è sempre stato suo, e che in suo nome ha costruito e determinato artisti immensi (cosa sarebbe stato Pablo Picasso senza il suo amore per la donna o Diego Rivera senza Frida Khalo?).
Personalmente, quando mi si rappresentano arte al maschile o al femminile, mi vengono in mente Leonardo con la Gioconda, Marcel Duchamp con Rose Selavy o Antonio Ligabue vestito da sposa, trovo lodevole e di grande qualità il progetto della Art Gallery For Women, ma la questione che pongo è: quanta arte in corpi ed identità maschili, sa essere per la donna?

Autore: Domenico Di Caterino

Nato nel segno del Leone, nell’era dei Pesci in prossimità dell’epoca dell’Acquario (2100 d.C.), per la prospettiva cristiana sono allegoria del diavolo e pagano. Sigillo del Leone è oro puro o fine. Il girasole è il fiore (amicizia e vitalità). Reggente è il Sole, l’elemento è il fuoco, la modalità è fissa e la polarità è positiva. L’epoca del Leone è stata dal 10860 a.C. ed è terminata nel 8700 a.C. All’origine della cronologia umana del tempo, Leone e Toro erano una costellazione omonima a trenta gradi a Nord, questo avveniva nel 4000 a.C. 8 è la carta dei tarocchi: la forza. La forza nei tarocchi è donna e a volte Leone. Il teschio è formato da otto ossa piatte che proteggono il cervello, l’otto rappresenta i cicli, il mondo con cui le cose sono collegate e unite tra loro, la relazione tra visibile e invisibile, tangibile e intangibile, cerchi che si uniscono e invertono il movimento, creando bellezza e armonia. L’ottava dimensione è il nulla dove appare lo spirito, il grande mistero. Le costellazioni zodiacali, cominciamo a leggerle dall’epoca del Leone, in quel tempo cominciamo a lavorare la Terra.