IL PENSIERO MALIGNO NELL’ ARTE.
Alcuni artisti pittori/teologi esortono a non credere che solo il bello sia seduzione, c’è anche la visione dell’ orrid, dell’ informe, dell’ incubo, la rappresentazione della follia straziante che sono più seducenti.
Il demoniaco è il nulla, non ha natura, è il non essere che si presenta nauseante, orribile, il pensiero espresso con ira.
La decorazione plastica simbolica delle Cattedrali gotiche costituiscono una visione insuperabile non solo figurativa ma anche da quella letteraria che nel tempo acquistano nuovi significati, linguaggio, nuovi riti e nuovi miti. Pura irrealtà dagli effetti tragici, da incubo.
Il fantasticare può anche essere un modo di rendersi conto della realtà; chi non ha fantasia non sa vedere.
La fantasia domina l’anima dell’ artista attraverso la rappresentazione trasgressiva, l’arte è artificio è un disagio continuo che prevale nel tempo in cui si vive perché ci si allontana dall’ideale classico della visione magica della natura per percorrere la visione tragica che assilla l’animo umano e ne prende il sopravvento.
L’artista delinea un mondo orrendo ad intendere il senso profondo dell’ uomo per fuggire da un mondo maligno, crudele, peccaminoso, dispettoso, pieno di frode.
La risposta è nel vento.
POLVERE