L’ inganno osceno sublimato!

L’ inganno osceno sublimato

Il Gorgo, il vortice è centrato nella pratica rituale, nella sua modalità, nella organizzazione dei poteri e nei suoi programmatici piani di distorsione espressiva che, introduce sistematicamente  nell’ energia danzante.

Come e dove ci porterà il gorgo danzante?

Gli spiriti sapienti della antica Grecia lo dicono.
La struttura architettonica scarna di valori simbolici che, vedo alle tue spalle, ti abbraccia lentamente con la sua moltitudine e mappine varie.

Ma chi?

Per quale scopo l’abbraccio?

Chi ha ispirato questo Gorgo mitologico, rivoluzionario che, porta lontano da ciò che è vero, verso una amara e falsa libertà?

L’inganno nell’arte è un atteggiamento che si adotta nei tempi per il suo piacere estetico/osceno, l’inganno provoca piacere nella valenza del segno, nei limiti del linguaggio, nel potere dei linguaggio, nel dolore.

Nel tempo dell’intelligenza artificiale il problema umanistico nelle città viene continuamente trascurato sia dagli artisti architetti sia dalla psichiatria quanto dal Governo cittadino.

Nel tempo della civiltà industriale socialista, tempo molto vicino, si progettavano cittadine modello, con fabbriche da sogno, alloggi, giardini alberati,  tutto per rendere il lavoro felice, con doveri sociali.

Ci troviamo con città affollate, sudicie, gente che muore d’inerzia sotto antichi porticati di Palazzi Nobiliari, città rumorose, inquinate.
Oggi siamo giunti alla fine della Storia.
Contengo Moltitudine?

Il freddo abbraccio di questa struttura richiama il potere alla sudditanza, è una strategia che la scienza dell’immaginazione con la simulazione della reversibilità può rivolgersi contro se stessa.

La struttura autoritaria bellica cerca il dominio della mente tramite la comunicazione visiva.

Oggi è più che mai chiaro e al contempo drammatico il contrasto dei valori tra la concezione umanistica e gli ideali dei sadici nazisti dell’ occidente che dal dopo guerra sono gli autori di stragi nel mondo con milioni di persone uccise,  vedi il GENOCIDIO del popolo PALESTINESE,
un abbraccio mortale degradante ignominioso che nessuno essere umano degno di rispetto può tollerare.
Gli artisti intellettuali, i cecchini dell’arte tengono una situazione di dominio sulla comunicazione visiva e verbale, riescono a nascondere la vera ragione di un genocidio fisico e culturale sull’individuo.

In queste manifestazioni analizzo lo squilibrio dell’arte, complesse azioni alienanti al sistema dell’arte di Stato.

Io ritorno spesso nei luoghi della antica sapienza che gli spiriti e spettri del passato, Spiriti che mi hanno sempre chiarito l’aberrante visione dell’arte nella civiltà massificata e globalizzata.

Antonio Milanese, Comandante Polvere, docente storico del Liceo Artistico Filippo Palizzi e Artista.

Domenico Di Caterino
Author: Domenico Di Caterino

Nato nel segno del Leone, nell’era dei Pesci in prossimità dell’epoca dell’Acquario (2100 d.C.), per la prospettiva cristiana sono allegoria del diavolo e pagano. Sigillo del Leone è oro puro o fine. Il girasole è il fiore (amicizia e vitalità). Reggente è il Sole, l’elemento è il fuoco, la modalità è fissa e la polarità è positiva. L’epoca del Leone è stata dal 10860 a.C. ed è terminata nel 8700 a.C. All’origine della cronologia umana del tempo, Leone e Toro erano una costellazione omonima a trenta gradi a Nord, questo avveniva nel 4000 a.C. 8 è la carta dei tarocchi: la forza. La forza nei tarocchi è donna e a volte Leone. Il teschio è formato da otto ossa piatte che proteggono il cervello, l’otto rappresenta i cicli, il mondo con cui le cose sono collegate e unite tra loro, la relazione tra visibile e invisibile, tangibile e intangibile, cerchi che si uniscono e invertono il movimento, creando bellezza e armonia. L’ottava dimensione è il nulla dove appare lo spirito, il grande mistero. Le costellazioni zodiacali, cominciamo a leggerle dall’epoca del Leone, in quel tempo cominciamo a lavorare la Terra.

Autore: Domenico Di Caterino

Nato nel segno del Leone, nell’era dei Pesci in prossimità dell’epoca dell’Acquario (2100 d.C.), per la prospettiva cristiana sono allegoria del diavolo e pagano. Sigillo del Leone è oro puro o fine. Il girasole è il fiore (amicizia e vitalità). Reggente è il Sole, l’elemento è il fuoco, la modalità è fissa e la polarità è positiva. L’epoca del Leone è stata dal 10860 a.C. ed è terminata nel 8700 a.C. All’origine della cronologia umana del tempo, Leone e Toro erano una costellazione omonima a trenta gradi a Nord, questo avveniva nel 4000 a.C. 8 è la carta dei tarocchi: la forza. La forza nei tarocchi è donna e a volte Leone. Il teschio è formato da otto ossa piatte che proteggono il cervello, l’otto rappresenta i cicli, il mondo con cui le cose sono collegate e unite tra loro, la relazione tra visibile e invisibile, tangibile e intangibile, cerchi che si uniscono e invertono il movimento, creando bellezza e armonia. L’ottava dimensione è il nulla dove appare lo spirito, il grande mistero. Le costellazioni zodiacali, cominciamo a leggerle dall’epoca del Leone, in quel tempo cominciamo a lavorare la Terra.