Grande mostra dell’artista giamaicano Nari Ward con una sua retrospettiva presso Pirelli Hangar Bicocca raccoglie per la prima volta una selezione di opere che indaga la ricerca di Nari Ward con la performative e i progetti incentrati sulla collaborazione. Con un focus specifico su opere basate sull’idea di tempo, che comprendono video, lavori sonori, sculture performative e installazioni, la mostra esplora a fondo la pratica trentennale dell’artista, presentando sia opere storiche e seminali sia nuove produzioni. La narrazione si snoda attraverso le installazioni di grande formato che Ward realizza tra il 1996 e il 2000 per la coreografia Geography Trilogy di Ralph Lemon, e che per la prima volta da allora vengono qui presentate in un contesto espositivo. Le tre opere creeranno una nuova coreografia insieme ad altre sculture, video, installazioni e al corpo stesso dei visitatori. Il concetto di performative anima la mostra stessa, caratterizzata da un programma di azioni collaborative dal vivo che si svolgeranno durante l’esposizione.
Numerose istituzioni internazionali hanno ospitato mostre personali di Nari Ward, fra cui: Fondazione Nicola Trussardi, Milano (2022); New Museum, New York (2019, 1993); Museum of Contemporary Art, Denver, Contemporary Art Museum, Houston (2019); The Aldrich Contemporary Art Museum, Ridgefield (2019-2020); deCordova Sculpture Park and Museum, Lincoln (2018-2019); Socrates Sculpture Park, New York, The Institute of Contemporary Art, Boston (2017); The Barnes Foundation, Philadelphia (2016); Pérez Art Museum Miami, Scad Museum of Art, Savannah (2015); LSU Museum of Art, Baton Rouge, Louisiana (2014-2015); Chateau de Blandy-Les-Tours, Francia (2013); Mass MoCa, Massachusetts (2011-2012); Contemporary Art Galleries at the University of Connecticut (2007); Palazzo delle Papesse – Centro Arte Contemporanea, Siena (2006); GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino (2001); Walker Art Center, Minneapolis (2001, 2000); Harlem Firehouse Space, New York (1995, 1993); Magasin, Grenoble (1994).
Le sue opere sono state anche presentate in occasione di numerose biennali internazionali, quali: Sharjah Biennial (2023, 2005); Whitney Biennial (2006, 1995); Taipei Biennale (2006); documenta, Kassel (2002); Biennale di Venezia (1993). L’artista ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali: Vilcek Prize in Fine Arts, New York (2017); Joyce Award, The Joyce Foundation, Chicago (2015); Nadine Carter Russell Chair, LSU College of Art + Design, Louisiana (2013); Rome Prize, American Academy in Rome (2012).
Photo by Roberto Scala artist strong