In evidenza

Cornetto al cioccolato!

CagliariArtMagazine riparte da qui, da un blog connettivo, dopo numerosi attacchi Hacker, riparte da zero, a tal proposito cominciamo subito:

Cosa ho sognato ieri notte?

D’essere in giro a Cagliari con una mia seconda di quest’anno, con una studentessa che a un certo punto, m’offriva un cornetto al cioccolato, che accettavo e mangiavo.

Col tempo annotandomi i sogni, sto anche codificando gli archetipi, la studentessa in questione, è persona di grande fiducia e affidabilità, nel mondo onirico come in quello reale.

Non mangio cornetti al cioccolato, ma chiaramente il linguaggio dei sogni e fondato su archetipi collettivi da leggere in chiave simbolica:

Cosa vorrebbe dire il cornetto al cioccolato?

Affrontare problemi che richiederanno molto, assorbiranno l’attenzione e necessiteranno di parecchio controllo emotivo.

Altra interpretazione è l’esperienza di alcuni scontri nelle relazioni amorose o tra amici.

Devo rimanere calmo durante questo periodo per evitare grandi lotte e rotture.

Sognare di mangiare cornetto al cioccolato indica un ruolo fondamentale in un importante progetto imminente, necessita restare lucido anche nella foga del momento.

Serve analizzare attentamente ogni strana situazione che può presentarsi durante il giorno.

Non dimenticare di passare un tempo con la tua famiglia.

Non lasciarsi mettere sotto pressione da niente e nessuno.

P.S. CagliariArtMagazine come esisteva prima non esiste più, ora è un blog personale, che si prefigge d’indagare i significati simbolici, alchemici, esoterici e onirici dell’arte contemporanea.

mimmodicaterino@cagliariartmagazine.it

eL Seed, Urban Art presso Hanger Bicocca Pirelli Milano

Waves Only Exist Because the Wind Blows (Le onde esistono solo perché il vento soffia) è il titolo del nuovo intervento su scala monumentale di eL Seed che campeggia sulle pareti esterne del “Cubo” di Pirelli HangarBicocca, per una superficie totale di 1000 metri quadrati, visibile anche dall’area adiacente di Sesto San Giovanni, dalla strada contigua e dalla ferrovia limitrofa. L’opera site specific è stata commissionata e prodotta nell’ambito del progetto “Outside the Cube”, dedicato alle forme d’arte transitorie e legate al contesto pubblico e nato nel 2016 con la realizzazione dell’opera Efêmero di OSGEMEOS.

eL Seed, artista contemporaneo la cui pratica comprende sia la pittura che la scul­tura, ha sviluppato in venticinque anni di carriera un peculiare linguaggio visivo, influenzato dalle pratiche calligrafiche e dalla Urban art

Sembra una scritture aggrovigliata che spazia tra cielo e terra.

Photo by Roberto Scala

Esodo Pratelli CMC CENTRO CULTURALE DI MILANO

Una grande restrospettiva dedicata all’artista e intitolata Esodo Pratelli. Dal futurismo al “Novecento” e oltre, curata da Elena Pontiggia, è esposta dal 17 aprile al 13 maggio presso il CMC Centro Culturale di Milano, con un corpus di circa cinquanta opere, che tracciano l’intenso percorso di una figura di spicco della pittura italiana della prima metà del ‘900.

La mostra ripercorre con andamento cronologico le fasi artistiche che hanno caratterizzato il lavoro di Esodo Pratelli da un’iniziale espressione legata al realismo e più marcatamente al simbolismo, con la realizzazione di opere pittoriche, per poi evolvere nel primo decennio del ‘900 all’adesione al movimento futurista e approdare negli anni Venti al Novecento Italiano.

photo by Roberto Scala

Mail Art il flauto magico Rovereto Trento

Prima Mostra di Mail Art con l’Associazione Mozart Italia Omaggio all’AMI (Rovereto – Trento – Italia)

La mail art è una pratica artistica che consiste nello scambio di opere realizzate ad hoc o manipolate, inviate per posta a uno o più destinatari.                       È anche nota come “arte postale”. 

Oltre 80m Mail artisti con più di cento opere

Manifesto

Yukinori Yanagi Pirelli HangarBicocca Milan Italy

Dal 27 marzo al 27 luglio 2025 Pirelli HangarBicocca presenta “ICARUS”, la prima grande antologica in Europa dedicata alla pratica artistica di Yukinori Yanagi: un’ampia selezione di opere iconiche risalenti agli anni novanta e duemila insieme a lavori più recenti. I visitatori possono percorrere le traiettorie imprevedibili create dall’opera dell’artista giapponese. Yanagi ricontestualizza alcune delle sue installazioni più significative e monumentali negli spazi ex industriali di Pirelli HangarBicocca innescando una riflessione, più che mai attuale, sui temi del nazionalismo, delle dinamiche governative e sugli aspetti paradossali delle società contemporanee.

Yukinori Yanagi (Fukuoka, 1959) vive e lavora sull’isola di Momoshima in Giappone, lontano dalla scena pubblica, pur rappresentando uno dei più influenti artisti giapponesi contemporanei. Invitato nel 1993 alla sua prima rassegna internazionale, la 45. Biennale di Venezia, presenta centottanta bandiere di sabbia colorata sgretolate giorno dopo giorno dal lavoro incessante di migliaia di formiche vive. Yanagi torna in Italia con una grande mostra dopo trentadue anni.
Noto per l’esplorazione di temi complessi legati alla sovranità, alla globalizzazione e ai confini, che indaga attraverso installazioni site-specific di grandi dimensioni, l’artista si addentra sovente nella storia giapponese, confrontandosi tuttavia con tematiche universali legate al nazionalismo e all’impatto della modernizzazione e della tecnologia sulla società. Il suo modus operandi evoca gli intricati sistemi di immagini simboliche e i preconcetti di oppressione politica e nazionale, sfidandone la stasi e dissolvendoli in forme organiche per natura intrinsecamente mutabili.

Photo By Roberto Scala

“Psyché” : oltre la materia!

“Psyché” : oltre la materia!

Pietro Romano, 12–23 Aprile, “Psyché” da Gino Ramaglia a Napoli, Via Broggia, Napoli.

Curata e guidata da Domenico Di Caterino, da “Psyché” a “P’ietro Corpo&Anima”.

“Ammazzando Dio nella croce la carne di Cristo ammazzò la mia e risuscitando Dio Cristo, risuscitò me.

Ora, essendo questo vero, che io sono morto e sepolto, bisogna che in me non sia maggior vivezza di affetti e di appetiti che è in un uomo, il quale veramente e con effetto sia morto e sepolto.

Ed essendo parimente vero che io sono risuscitato e vivo, bisogna che in me vicino tutti quelli affetti e concetti che sono in uomo il qual veramente e con affetto sia risuscitato e viva.”

Juan De Valdes, “Le cento e dieci divine considerazioni”, Fratelli Bocca, editori Milani, 1944

 

P’INK

Torno a Forio d’Ischia, da uno dei pochi galleristi al mondo ad avere mandato sulla mia produzione materiale e i contenuti spirituali, simbolici, alchemici ed esoterici che mi direzionano e danzano intorno:

energie vive e vibranti, ponti tra vivi e morti, nel nome della verità che si è fuori dal tempo, la storia è presente e passata nel contempo con noi distratti e lontani dal mistero nella nostra essenza, tutto vive e convive dentro di noi, in quell’effimero tempio dal sapere archetipo simbolico che chiamiamo il nostro corpo.

— — — — — — — —

“Ahrimanica è la seduzione fine a se stessa, che si verifica quando un uomo o una donna eccitano apposta la tensione sessuale nell’altro per poi negargli i propri favori: duplicemente , perché eccede prima e difetta poi, Ahriman è lo stolti mestatore che intorbida la vita.”

Michele Moramarco, “Zorastrismo”, Bastogilibri, 2024

Mandato impegnativo, l’omelia di uno dei più grandi artisti della nostra generazione, P’ink (Pietro Romano, Torino 25 Aprile 1978 — Offlaga 17 Dicembre 2019) che ha espiato la colpa di vivere l’arte e comprenderne il valore simbolico:

portali simbolici sono i luoghi dove mostrerò la sua anima fatta pittura e di riflesso reliquia votiva, Gino Ramaglia (padre di Enzo e Marco) e la casa dei genitori di Salvatore Iacono divenuta portale connettivo pluridimensionale attraverso il linguaggio simbolico dell’arte, luoghi energetici che hanno memoria votiva, Genius loci, voci e storie che attraversano e investono, viverli e attraversali vuole dire ritualizzare, dialogare e conservare la memoria sta per pregare ed evocare.

In contatto con P’ink sono sempre stato, attraversiamo e ci connettiamo interfacciandoci negli stessi portali che valicano con il linguaggio simbolico dell’arte piani dimensionali.

Di questo ruolo sono stato investito dalla Dea Madre, generante l’universo di P’ink, con la quale sono entrato in contatto proprio da Salvatore Iacono durante la mia mostra nel nome di Sant’Agostino e “La vera religione”.

La Dea origine del suo universo, si muove per conservare e divulgare la sacra memoria simbolica di P’ink, tra Piemonte e Isola d’Ischia, dove a Forio opera Salvatore Iacono, e nel fare questo attraversa entità che non lavorano per veicolare la memoria di un artista che anteponeva al valore economico della sua ricerca, quello simbolico e spirituale nel nome dell’arte, conservare e divulgare il “P’ink memorial” è un’impresa di contrasto e resistenza ad energie Arimaniche, quelle incarnate dal Dio padre del suo universo, generante tormento materiale, che in questo momento confinano, osteggiano e omettono il valore simbolico, sacro e spirituale dell’arte nel nome della sua mercificante svalutazione.

Da Ramaglia due tele consunte, realizzate tra il 1998 e il 2000, vissute, reliquie della mia generazione che m’accompagneranno da Napoli a Forio.

“Psyché” sono materia, sangue, corpo che lascia muovere l’anima che l’ha abitato e liberando lo spirito arriva a Forio, dove a Forio la Dea originante, mi ha incontrato e fatto rincontrare P’Ink, con lei la mia ricerca tradotta in energia viva si è riconnessa con quella di P’ink nel nome di Sant’Agostino, l’arte è connettore dialettico tra vivi e morti, linguaggio che veicola, ci veicola e ci orienta da un altrove originario, con energie che sanno cosa dobbiamo fare per mandato karmico universale che ci posiziona e relaziona.

P’ink ha vissuto il nostro futuro, ha tatuato corpi che soffrivano con lui la sua origine e la sua squalifica spirituale, tatuava sacralmente quando il tatuaggio era esorcizzato: lo sapeva veicolo e volano simbolico alimentatore e integratore d’energie spirituali, ha visto dinanzi a sé muovere la famiglia in una direzione determinata dalla dominanza fallocratica, disgregante, distruttiva e generativa di tensioni e conflitti, rispondeva con la spiritualità, l’armonizzazione del vortice che lo circumnavigava e che ha sempre visualizzato con le energie che lo crescevano, muovendo il suo lavoro, disperdendole tra l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Campania e in giro per il pianeta, come me, una vita silente e spiritualmente connettiva, determinante religione, spiritualità, vita, esistenza, resistenza, fede di senso nel mistero del senso da trovare.

La fede di P’ink è la mia, energie diverse quando si riaggregano attraverso portali generati da loro fuori dal tempo, determinano spiritualità comune vicino alla nostra essenza divina, portali e piani dimensionali che viaggiano oltre di noi, l’arte è seme originario che ci muove facendoci incontrare all’infinito.

P’ink non è morto in un incidente stradale, si è mosso verso un viaggio che ha visto, visualizzato e costruito, camminiamo insieme in un percorso di fede vera, che nulla ha a che vedere con ciò che di circense e carnascialesco, osceno e ameno, ci distrae da noi.

Pietro Romano, formalmente ci ha lasciato esanime sulla roggia di Offlaga il 17.12.2019, il P’ink Memorial muove per armonizzare la sua energia uscita dall’incubo del corpo e dai limiti della materia.

P’ink non è polvere conservata nell’urna di casa, è agonia terrestre in un corpo smarrito in una roggia lontano dai nostri incubi e tormenti, la sua luce c’è ed è nei suoi quadri che paiono nelle nostre navigazioni quotidiane, fari archetipali che ci indicano chiaramente che un altrove c’è.

 

PSYCHE e CORPO di Antonio Milanese (Comandante Polvere):

Nel Regno della necessità l’uomo compie il suo percorso mediante l’esercizio della crudeltà e della violenza.

La morte il momento dell’ uscire dal suo incubo, dell’ implosione di tutti i sensi, ma ciò nonostante la nostra “Psyché” non percepisce la nostra fine, la nostra “Psyché” non crede alla morte, nella cultura cristiana non c’è la tragedia ma speranza, pur attraversando situazioni tristi, dolorose, terribili.
Questo concetto cristiano nasce dalla osservazione sulla natura, dal tempo ciclico.

Con Cristo il tempo diventa una traiettoria e acquisisce il tempo infinito, un futuro positivo che auspica l’eternità dell’ essere e delle cose che non appaiono ma accadono in ogni nostra azione, in ogni istante della nostra vita.

Tutte le cose nascono, periscono e vanno nel nulla.

La morte è il momento dell’ uscire dal nostro incubo.”

POLVERE

Ph Vincenzo Zannini

Info:

mimmodicaterino@cagliariartmagazine.it

Capsule Plaza expanded living Spazio Maiocchi Milan Italy

ith the 2025 edition, SPAZIO MAIOCCHI — a striking industrial cathedral turned cultural destination — will introduce an EXTENSION across the street, a former gym and pool newly renovated by ASA Office. Additionally, Capsule Plaza will extend to two satellite venues in the Porta Venezia area, a former garage in VIA MAIOCCHI 23 and a high-end retail space in PIAZZA RISORGIMENTO 8.

A hybrid between a fair and a collective exhibition, Capsule Plaza will once again bring together designers and companies from various creative fields, bridging industry and culture with a bold and multisensory curation that spans interiors and architecture, beauty and technology, innovation and craft.

Capsule Plaza’s lineup across all venues includes: HEM feat. Formafantasma, Yrjö Kukkapuro, Max Lamb, Kwangho Lee, Philippe Malouin, Soft Baroque, and Faye Toogood; STONE ISLAND feat. Friendly Pressure; XL EXTRALIGHT feat. Sabine Marcelis; HUMANRACE feat. USM Modular Furniture; NO-GA feat. NM3, Willo Perron, and Paul T. Frankl; PAN x NIKE; HYDRO feat. Sabine Marcelis, Stefan Diez, Cecilie Manz, Keiji Takeuchi, and Daniel Rybakken; VOWELS feat. Waka Waka; design galleries SALON94 feat. Philippe Malouin x Lehni and FRIEDMAN BENDA feat. Misha Kahn; LACIVIDINA feat. Pierre Paulin; and special projects by Konstantin Grcic, Harry Nuriev & Tyler Billinger, Sam Chermayeff Office, and Arpa Studios.

Functional and interactive spaces will be activated throughout the week – including a gift shop presented in partnership with RICHARD LAMPERT, lounge areas by KARIMOKU and UMA, a kitchen space by 70MATERIA and ELICA, and a cafe and ice cream parlor designed by GEORG JENSEN.

Photo by Roberto Scala

Roberto Scala lettera al governo Miart

Roberto Scala con Maurizio Cattelan, Loris Cecchini, Marcello Maloberti, Francesco Vezzoli tanti altri aderisce alla lettera al governo.

Gli artisti prendono posizione contro la mancata riduzione dell’IVA: la lettera al Governo

In un sistema globalizzato, l’IVA al 22% scoraggerà gli acquisti di opere d’arte in Italia e spingerà molte delle gallerie che ci sostengono a chiudere o trasferirsi all’estero, come sta già accadendo. In questa allarmante situazione verrà a mancare un supporto cruciale non solo per gli operatori culturali e le istituzioni, ma anche per un intero ecosistema di cui fanno parte artigiani, restauratori, trasportatori, organizzazioni fieristiche e altri professionisti legati a questo settore, che ne subiranno le più severe conseguenze. Chiediamo quindi che il Governo non perda questa opportunità, non per sostenere un mondo di oggetti esclusivi ma per salvaguardare il sistema culturale italiano”.

Miart dal 4-6 aprile 2025 Milano

Miart chiude la manifestazione con eccellenti gallerie con Cane+paneri , Vistamare, Massimo De Carlo e Pogialli,

Una Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi, miart – fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano – è la manifestazione fieristica che presenta la più ampia offerta cronologica in Italia, proponendo capolavori dell’inizio del ventesimo secolo – da Balla a de Chirico, da Schiele a Picabia – assieme a nuove produzioni dei più influenti artisti contemporanei, da David Hockney a Francis Alys, da Rosa Barba a Monica Bonvicini.

Photo by Roberto Scala International contemporary artist

Giulio Turcato da E. Secci art gallery in Milano

Da E. Secci si è tenuta la personale dedicata a Giulio Turcato, uno dei protagonisti dell’astrattismo italiano del Novecento. In mostra sono presenti le opere del 1972, che furono presentate alla Biennale di Venezia, che riflettono l’intento dell’artista di oltrepassare i limiti della pittura tradizionale, dell’arte moderna.

Dipinti rappresenta forme astratte geometriche, esprimono un’estetica compositiva con colori vivaci e luminosi .

Uno spazio elegante all’interno di un condominio di pregio si propone all’arte contemporanea internazionale

Photo by Roberto Scala